Qualche anno fa (tanti anni fa, visto che avevo all'incirca vent'anni) sono stata in Grecia, e ho assaggiato come da buona turista la cucina locale. Ma tanta tanta di cucina locale! .
Ogni giorno 2 gyros pita, (for me no onion please!), tzaziki tanto da mangiarne a cucchiaiate, greek salad anche perchè adoro la feta, moussaka a volontà, e grilled octopus.
Quest'ultimi sono dei meravigliosi polpi grigliati conditi all'insalata. La cosa spettacolare è che il polpo te lo sceglievi tu. Il cameriere ti chiedeva di seguirlo e di scegliere fra quelli stesi in bellavista su una spranga di legno, o su fili da bucato (a volte con tanto di mollette) il polpo che ti piaceva.
Erano tutti lì, stesi al sole, freschi di giornata, con i tentacoli a penzoloni che aspettavano di finire sulla griglia. Questa scena a prima vista ti lascia sbigottita, ma come? mettono i polpi stesi come il bucato, sotto il sole? Si!, ed è una scena che si ripete fuori ad ogni ristorantino, con tanto di turisti, compresa me, impalati a guardarli.
E' un'immagine bellissima, tipica, caratteristica, accompagnata dal profumo e dal fumo della griglia, che inevitabilmente ti investe e ti risveglia il languorino che fino a quel momento hai cercato di tenere a bada.
E allora senza tante esitazioni, entri, ti scegli il tavolino con la tovaglia blù quello più vicino al mare, prendi il menù e lo scorri fino alle pagine scritte in italiano, e poi....octopus grilled and greek salad.
Allora: il polpo che ho cucinato oggi non è alla griglia, abitando al terzo piano di un palazzo da cinque, sarebbe stato alquanto difficoltoso mettermi sul balcone con la griglia a tutto fumo e non tirarmi dietro tutte le maledizioni dei condomini. Poi figuratevi se sempre dal mio balcone mettessi al posto dei panni stesi dei polpi, avrei avuto la folla sotto casa con tanto di vigili urbani e carabinieri.
Insomma, nessuna preparazione tipica da ristorantino greco, ma un metodo tutto cittadino, adatto ad una cucina da appartamento.
Insomma, nessuna preparazione tipica da ristorantino greco, ma un metodo tutto cittadino, adatto ad una cucina da appartamento.
ingredienti:
1 polpo congelato
alloro
sedano bianco
carote
prezzemolo
olive verdi
limone
aglio
olio-sale
In una pentola con abbondante acqua mettete 2-3 foglie di alloro, una carota tagliata in due, e qualche foglia di sedano, aggiungete dopo averlo fatto scongelare il polpo e mettete sul fuoco a fiamma moderata per 40 minuti dal momento del bollore. (non serve ne sale ne il tappo di sughero pre renderlo morbido). Trascorso tale tempo con i rebbi di una forchetta infilate il polpo, se entra senza resistenza è cotto, non buttate via l'acqua di cottura.
In una ciotola preparate un'emulsione con olio, aglio e prezzemolo tritato. Prelevate il polpo appena intiepidito e tagliatelo a pezzetti, (la pellicina nera viene via facilmente passandoci sopra con le mani bagnate), mettetelo nella ciotola, tagliate una carota col pelaverdure in modo da ottenete dei petali, aggiungete delle olive verdi, l'emulsione, salate, spruzzate di succo di limone e infine aggiungete qualche cucchiaio d'acqua di cottura. Fate riposare in frigo per almeno 1 ora così da insaporirsi.
p.s. le foto dei polpi al sole sono tratte da internet per rendere l'idea.
Sìììììì hai ragione Concetta! In Grecia è pieno di polpi stesi: soprattutto nelle meravigliose isolette.
RispondiEliminaBuono il polpo così!
Buon fine settimana :)
bella ricetta ma soprattutto bellissimo racconto di viaggio...e le foto poi, sono molto suggestive e caratteristiche!!!a presto!
RispondiEliminavìche belle foto e che bella ricetta! io adoro il polpo in insalata e pure sbattuto al muro! ma 20 anni fa non eri giovane? o hai messo una foto vecchissima o ti conservi in formaldeide mia cara perchè sembri una ragazzina appena diciottenne. bacioni :X
RispondiEliminaadoro il polpo in tutte le salse, e questa mi sembra gustosissima.
RispondiEliminae le foto con i polpi appesi fanno morir dal ridere, veramente una buffa abitudine!
In tre anni ho trascorso praticamente più di 60 gg. in Grecia....e questo tuo post mi fa venire tanta, ma tanta nostalgia.
RispondiEliminaProprio l'altro ieri ho comprato la feta al supermercato (io la faccio come a Santorini, isola vulcanica dove ci sono, come da noi del resto, i pomodorini ciliegia....)
...anche se non ho capito ancora se la feta si può mangiare o meno in gravidanza....
grazie per il dolce ricordo...
un salutone
Angela
@ Angela, ciao, come và? e il pancino cresce?, non saprei x la toxo, devi chiedere al ginecol.
RispondiElimina@ Sonia, carissima la foto non è abbastanza recente è stata fatta circa 1 anno e mezzo fa, e i mie vent'anni sono strapassati da un pezzo, visto che ne ho 36, ma mi raccomando acqua in bocca, che resti tra noi.
Bene, bene....grazie.
RispondiEliminala mia non era proprio una domanda, più che altro ragionavo ad alta voce...
ti seguo sempre. un bacio.
Angela